rsz logoMostra di reperti archeologici sull’insediamento medievale di Santo Stefano a Novi di Modena


È una mostra che guarda indietro nel passato, quella ospitata presso la sala Expo del Polo Artistico Culturale di Novi di Modena. La mostra racconta, mediante reperti e immagini, la storia di un antico insediamento che le carte d’archivio chiamano “Vicus Longus” nell’alto Medioevo e poi, a partire circa dal Mille, Santo Stefano. L’area dove sorse il villaggio, già frequentata in età romana, è posta al confine tra Novi di Modena e Concordia sulla Secchia. Dal gennaio 2016 il sito è tutelato da un vincolo ministeriale, poiché conserva una consistente stratificazione archeologica in ottimo stato.

Più di 200 reperti ceramici, numismatici, metallici, vitrei, lapidei e laterizi, quasi tutti di piccole dimensioni, sono esposti in varie vetrine, una delle quali racchiude materiali di epoca romana emersi nell’area del castrum. I restanti pezzi medievali sono preziosi strumenti per ricostruire aspetti della vita quotidiana nell’abitato: alimentazione, agricoltura, caccia e pesca, abbigliamento, artigianato, commercio e difesa. Tra i manufatti più numerosi figurano oggetti di ferro (fra cui chiavi e attrezzi da lavoro), ornamenti per abiti ed elementi di cintura in lega di rame, vaghi per collana, reperti monetali e resti riconducibili ad armi da lancio e da corda (archi e balestre). La ricostruzione di una parte delle partiture architettoniche originali della torre del XIII secolo completa la mostra, che è affiancata da una guida breve e da un catalogo scientifico, edito nella collana “Biblioteca” del Gruppo Studi Bassa Modenese.

La mostra, curata da Sara Campagnari (SABAP-BO) e Mauro Librenti (Università Ca’ Foscari), è promossa dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, dal Gruppo Archeologico Carpigiano, dal Gruppo Storico Novese e dal Circolo Naturalistico Novese. L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Novi di Modena e dalla Pro Loco "Adriano Boccaletti", è stata realizzata in collaborazione con il Gruppo Studi Bassa Modenese e il Dipartimento di Scienze della Vita – UNIMORE, grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e al sostegno di altre associazioni locali e di alcuni sponsor privati.

La mostra sarà aperta dal 24 febbraio al 25 aprile presso il PAC – Polo Artistico Culturale – in via G. di Vittorio, 30 a Novi di Modena, ogni giovedì dalle 10.00 alle 12.30, sabato e festivi dalle ore 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00. L’ingresso è gratuito, per informazioni rivolgersi in Biblioteca 0596789220.

“È con grande orgoglio che proponiamo ai cittadini del nostro Comune e di quelli limitrofi questa bellissima mostra, testimonianza di un passato che oggi sembra così lontano e distante” afferma Elisa Montanari - Assessore alla Cultura e Istruzione “Ora, la vera sfida, sarà quella di coinvolgere la cittadinanza e soprattutto gli studenti perché questa grande occasione possa essere colta in tutte le sue potenzialità educative”.

Il Presidente del Gruppo Storico Novese, Luigi Capelli, sottolinea il carattere corale dell’iniziativa «La mostra è rivolta ai cittadini e alle scuole di Novi e dei centri vicini, ma sono convinto che per la sua valenza culturale possa interessare anche un pubblico più ampio. Voglio inoltre cogliere l’occasione per ringraziare enti pubblici e istituzionali, organismi associativi e i numerosi collaboratori e sostenitori che hanno dato il loro contributo per la realizzazione di questo progetto».

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