Tanti progetti e attività dedicati alla sostenibilità ambientale, al rilancio del territorio e alla partecipazione attiva dei cittadini.
Nella seduta di giovedì 30 marzo il Consiglio Comunale ha approvato il bilancio di previsione 2023- 2025, con 11 voti favorevoli di “NOI Lista Civica” e 5 contrari espressi dalla lista civica “Essere Comunità”.
“Il sostegno ai bandi comunali per l’occupazione, la riqualificazione dei negozi, la rimozione dell’amianto e l’acquisto di biciclette rimangono per l’Amministrazione elementi fondamentali per il rilancio del territorio” afferma il Vicesindaco e assessore al Bilancio Mauro Fabbri. “Il percorso per la costituzione di una Comunità Energetica Rinnovabile, le attività per definire l’uso temporaneo di una parte del teatro sociale, l’installazione di stazioni meteorologiche per sostenere l’agricoltura 4.0, il nuovo progetto per la riduzione della plastica monouso all’interno dei grandi eventi, il piano per ridurre ulteriormente le emissioni di CO2 (PAESC) sono molteplici prove dell’impegno che stiamo mettendo per promuovere in modo sostenibile lo sviluppo della nostra comunità, limitando al massimo il ricorso a procedure di indebitamento che, nel 2023 raggiunge il suo minimo storico.”.
“I nidi e le scuole dell’infanzia di Novi e Rovereto. La pertinenza della Delegazione Municipale a Rovereto. La riqualificazione della piazza di S.Antonio. Il riutilizzo in sicurezza di una parte del Teatro Sociale. L’ampliamento della Caserma dei Carabinieri. La ricostruzione della torre civica. La riqualificazione delle scuole e del centro sportivo comunale a Novi. L’affidamento del cantiere del Municipio storico. Sono tutti obiettivi concreti verso cui la struttura comunale cercherà di concentrare gli sforzi” afferma il Sindaco Enrico Diacci “Queste sono le grandi sfide che l’Amministrazione dovrà affrontare nel 2023, gestendo contemporaneamente i progetti per gli investimenti comunali e per la ricostruzione pubblica, con nuovi interventi che potranno essere finanziati dalle risorse del P.N.R.R. (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza) o da altri bandi, a cui il Comune sta partecipando. Ogni intervento troverà fondamento nel rispetto dell’ambiente e sulla ricerca del minor impatto possibile, attraverso la realizzazione di opere di efficientamento energetico”.
Si evidenzia per Novi di Modena, come per gli altri comuni delle Terre d’Argine, la necessità di dare copertura all’aumento dei costi che si sono progressivamente evidenziati dall’inizio dello scorso anno. In particolare risultano evidenti l’aumento dell’energia elettrica, del gas e delle materie prime, la ripresa dell’inflazione, l’aumento del costo del personale legato al nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e i maggiori trasferimenti all’Unione Terre d’Argine che a sua volta subisce i medesimi aumenti.
I Comuni delle Terre d’Argine hanno deciso di affrontare tutto questo impegnandosi a realizzare una manovra contenuta e mirata, in grado di uniformare il prelievo fiscale all’interno dell’Unione. Per tutti ha significato ritoccare le aliquote dell’addizionale comunale Irpef. Per Novi in particolare, è passata dallo 0,5% allo 0,6%, innalzando la soglia di esenzione da € 8.000 a € 10.000. Inoltre, la nuova aliquota base dell’IMU, sale dall’1% all’1,06%. In questo caso specifico si mantengono le agevolazioni per le categorie che avevano diritto ad una aliquota ridotta e si introduce una nuova riduzione, destinata alle attività produttive che affittano capannoni e negozi sfitti da almeno un anno.